La storia di Diana Di Meo, studentessa e arbitro pescarese, è salita alla ribalta delle cronache nazionali: ne hanno parlato, infatti, il Corriere della Sera, il Messaggero, la Gazzetta dello Sport e altri importanti quotidiani nazionali.
Ma ricostruiamo brevemente la vicenda: la ragazza è stata vittima di revenge porn, cioè a dire di pornografia non consensuale; qualcuno ha diffuso video intimi che la vedono protagonista, taluni dei quali realizzati senza che lei lo sapesse. Diana ha avuto il coraggio non solo di denunciare alle forze dell’Ordine quanto accaduto, ma anche di diffondere pubblicamente la notizia su Instagram, in modo tale da dare coraggio a chi vive la medesima situazione, ma non riesce a parlarne, per paura o per vergogna.
Al momento la polizia è sulle tracce dei colpevoli.