Italo di Di Nenno, un uomo di 60 anni di Lanciano, è deceduto a causa di un attacco cardiaco la sera dello scorso 11 febbraio, mentre si trovava ancora nel proprio ufficio. Poche ore prima – e precisamente nella mattinata dello stesso giorno – Di Nenno si era sottoposto alla somministrazione della terza dose di vaccino anti-covid, con la quale ha concluso il ciclo vaccinale presso il Centro Pala Masciangelo.
Sono stati proprio i familiari di Di Nenno a chiedere l’intervento dei magistrati affinché fosse autorizzata un’autopsia per fare luce sulle reali cause della morte del proprio congiunto. In particolare essi vogliono che si verifichi se ci sia stata o meno una correlazione tra il decesso e la dose Booster ricevuta dall’uomo.
Il sospetto nasce dal fatto che fondamentalmente l’uomo godeva di buona salute e non era affetto da alcuna particolare patologia. A ritrovare il corpo di Di Nenno è stata la moglie: quando si è resa conto che stava ritardando per l’ora di cena si è recata presso l’ufficio dell’uomo, dove l’ha trovato senza vita.
A dare l’ok per procedere con l’esame autoptico è stato il pubblico ministero Serena Rossi.