Marina, trentottenne russa residente a Pescara, si dice estremamente preoccupata per la propria sorella, bloccata insieme ai suoi familiari – un figlio di nove anni e il marito – in Ucraina. I tre, nel cuore della notte, sono stati svegliati dalle bombe russe. La donna ha tentato di convincere la sorella a raggiungerla in Italia, ma lei, comprensibilmente, non vuole staccarsi dalla propria famiglia.
Infine Marina, che ha sempre avuto fiducia nel Presidente Putin, ora non sa cosa pensare, se non che sia uscito fuori di testa.